Anni dopo, in un giorno nebbioso e piovoso, un imprenditore di Genova e sua moglie scoprono le rovine del mulino della Fattoria Lavacchio.
Il nome dell’imprenditore è Marino Lottero. Nonostante la luce grigia, si innamorano immediatamente della tenuta, dopo aver perlustrato la zona per quasi un anno, alla ricerca di un rifugio dal rumore e dalla furia della città per sé e la propria famiglia.
Durante gli anni ’80 e ’90, mentre la tenuta continua a produrre ottimi vini, si trasforma in un meraviglioso parco giochi, ricco di sogni e avventure per i tre figli di Marino e sua moglie Barbara: Faye, Nathalie e Fabian, scorrazzano per le colline a piedi, a cavallo o in bicicletta.
Marino è un entusiasta. Ha energia da vendere. Molto rapidamente, con Barbara, intraprende lavori di rinnovamento e ristrutturazione. Pianta viti e ulivi e restaura le ville in rovina nello spirito toscano. Dopo alcuni anni, riporta il mulino agli antichi splendori.